Agenzia Immobiliare Lamburghini

VENDERE CASA PRIMA DEI 5 ANNI:

Tutto quello che c'è da sapere

Se siete qui a leggerci, è probabilmente perché meno di 5 anni fa avete acquistato un immobile usufruendo delle agevolazioni e dei vantaggi fiscali previsti e vi state chiedendo cosa succede se non si rispettano le condizioni imposte.

La normativa, in linea generale, prevede il divieto di vendita della prima casa prima dei 5 anni dal momento dell’acquisto, con alcune eccezioni.

 

Vediamo insieme cosa succede se si procede alla vendita della prima casa prima dei 5 anni stabiliti dalla legge.

 

1. Cosa prevede la legge in caso di vendita dell’immobile prima dei 5 anni

2. Cosa si intende con Bonus Prima Casa

3. La riduzione delle sanzioni in caso di vendita dell’immobile prima dei 5 anni

4. Diverse casistiche durante la vendita dell’immobile prima dei 5 anni

 

 

1. Cosa prevede la legge in caso di vendita dell’immobile prima dei 5 anni

 

Se decidete di vendere la prima casa entro 5 anni dall’acquisto, perderete il diritto alle agevolazioni delle quali avete usufruito al momento del rogito.

Questo non succede, però,  nel caso in cui acquistiate un nuovo immobile da destinare a prima casa oppure  un terreno sul quale venga realizzato un immobile utilizzabile come abitazione principale entro 12 mesi dalla vendita del primo immobile.

Se non viene acquistato un altro immobile in questi termini, oltre alla perdita dei vantaggi e delle agevolazioni, si dovranno anche versare le imposte non versate, gli interessi ed una sanzione del 30% delle imposte.

 

2. Cosa si intende con Bonus Prima Casa

 

Per prima casa si intende la prima abitazione che l’acquirente possiede in un determinato Comune, dove venga stabilita la residenza al fine di godere delle agevolazioni relative.

 

L’acquirente dovrà stabilire in questa abitazione la propria residenza entro 18 mesi dal rogito e l’immobile deve rientrare nell’elenco delle categorie ammesse alle agevolazioni.

Un vantaggio importante, se acquistate tramite un’agenzia immobiliare, è la possibilità di detrarre il 19% delle provvigioni corrisposte agli intermediari immobiliari, fino ad un massimo di 1.000 euro.

 

Le imposte IMU e TASI, per quanto riguarda la prima casa, sono state abolite; tuttavia,  il mancato trasferimento della residenza impone il versamento dell' l’imposta IMU.

 

Per quanto riguarda le agevolazioni su un mutuo ipotecario, si possono detrarre gli interessi passivi e alcuni oneri accessori (indicativamente il 19% su un importo massimo di 4.000 euro/ anno per quanto riguarda gli interessi, suddivisi tra i vari intestatari).

Anche la fattura del notaio pagata all'atto dell' acquisto di un immobile destinato a prima casa si può detrarre al 19% per un massimo di €1000.

 

Per approfondire l’argomento, date un’occhiata all’articolo sull’acquisto della prima casa.

 

3. La riduzione delle sanzioni in caso di vendita dell’immobile prima dei 5 anni

 

Vediamo insieme in quali casi è possibile ottenere una riduzione delle sanzioni nel caso in cui si decida di vendere la propria casa prima dei 5 anni e di non riacquistare un’altra entro l’anno.

 

Qualora il contribuente abbia venduto l’abitazione acquistata con le agevolazioni prima casa prima del quinquennio e non abbia intenzione di riacquistare entro i successivi 12 mesi dalla vendita altra abitazione da adibire ad abitazione principale può avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso. Questo avviene presentando un’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate presso cui è stato registrato l’atto. Questo dovrà essere fatto entro i 12 mesi dalla vendita. Il contribuente dovrà versare all’Erario la differenza delle imposte ma eviterà di pagare la sanzione.

 

4. Diverse casistiche relativamente alla vendita dell’immobile prima dei 5 anni

 

Vediamo insieme quali sono le diverse casistiche che si possono presentare durante la vendita dell’immobile.

 

In caso di vendita della nuda proprietà, se un contribuente vende l’immobile, ma conserva l’usufrutto su di esso, sarà obbligato comunque a pagare le imposte che abbiamo menzionato nel primo paragrafo. Questo si può evitare, come negli altri casi, acquistando una nuova abitazione da adibire a principale entro un anno dall’atto della vendita.

 

Nel caso in cui i proprietari dell'immobile prima casa siano in fase di divorzio, è possibile il trasferimento dell’immobile ad uno dei coniugi. Il trasferimento della quota di possesso, in questo caso, non implica la decadenza dell’agevolazione, anche se si decide di non riacquistare un nuovo immobile nei termini stabiliti dalla legge.

 

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